Da sempre le barche sono indebolite dagli organismi marini che le rallentano, consumando più carburante. Il fouling è l'insieme dei vegetali (alghe) e degli animali (cozze e conchiglie) che creano delle concrezioni sull'opera viva (ossia la superficie sommersa della barca).
Per evitare lo sviluppo di questi organismi è stata creata l'antivegetativa, una vernice che libera tossine (biocidi).La scelta dell'antivegetativa deve essere fatta in base al tipo di barca e alla sua velocità, al luogo di navigazione (acque calde o fredde) e al rimessaggio invernale (a secco o in acqua).
Dal tasso di biocidi elevato, permette una buona resistenza chimica e rende possibile un'applicazione spessa. Destinata principalmente alle barche veloci (superiori a 25 nodi) che vengono alate o carellate frequentemente e per le barche che stazionano in zone soggette a forti correnti. Consigliata per le barche che navigano in acque calde poiché le alte temperature alte favoriscono la presenza di questi organismi.
Antivegetativa a matrice dura Orangemarine
Anche definita autopulente, idrosolubile o ablativa, affianca all'azione chimica un'azione meccanica che ne aumenta l'efficacia. Questa vernice è progettata per "sfogliarsi" durante l'utilizzo in modo da garantire una superficie sempre nuova e levigata, ostile alle alghe e ai microrganismi. È consigliabile passare diversi strati, poiché l'azione chimica dell'acqua, legata all'azione meccanica causata dai movimenti della barca, erode gli strati.
È destinata alle barche a vela e alle barche a motore lente (velocità inferiore ai 25 nodi). Una matrice autolevigante permette di conservare bene una carena e di mantenerla liscia.
Antivegetativa a matrice autolevigante Orangemarine
È importante perché l'alluminio viene corroso dal rame. Bisogna quindi imperativamente applicare un primer per due ragioni: migliorare la tenuta della tua antivegetativa e proteggere il tuo scafo dall'emanazione di vernici antivegetative di altre barche.
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Antivegetativa per scafo in alluminio | Per saperne di più consulta la nostra guida "I primer". |
La preparazione della superficie è molto importante: occupa più o meno l'80% del tempo di lavoro impiegato totale. Anche se il lavoro può sembrare lungo e fastidioso, è indispensabile dedicarci tutta l'attenzione necessaria poiché una preparazione insufficiente della superficie limiterà la tenuta dell'antivegetativa nel tempo, comportando crettature, scollamenti e inestetismi.
Primer: necessario per favorire la tenuta dell'antivegetativa ed evitare crettature e scollamenti.
Antivegetativa: a matrice dura, a matrice autolevigante e per scafi in alluminio, scegli la tipologia a seconda dell'utilizzo che ne vuoi fare.
Sverniciatore antivegetative: facoltativo ma comunque importante se volete eliminare i vecchi strati di antivegetativa.
Pennelli: è raccomandabile usare pennelli di qualità. Devono essere grandi per un più facile utilizzo e coprire la superficie che si vuole verniciare nel minor tempo possibile.
Ricambio rullo: è consigliabile utilizzare un rullo per verniciare (a pelo corto) per l'applicazione dell'antivegetativa. Rimpiazza il rullo non appena la lacca inizia a indurirsi per evitare il deposito dei peli del rullo sullo scafo.
Bacinella per pittura: per mescolare e rendere omogenea l'antivegetativa.
Miscelatore vernici: linguetta in legno che permette di mescolare l'antivegetativa.
Nastro per mascheratura: per definire la linea di galleggiamento e proteggere gli elementi della tua barca che non vuoi o puoi smontare (anodi, elica, ecoscandaglio...).
Spatole: molto utile per eliminare i residui della vecchia antivegetativa.
Pompa di lavaggio: indispensabile per lavare la carena. Se non ne possiedi una puoi noleggiarla molto facilmente.
Foglio per la carteggiatura all'acqua/carta vetrata: è sconsigliato carteggiare l'antivegetativa, vista la sua tossicità. Se non hai scelta utilizza un foglio abrasivo all'acqua e proteggiti con una maschera.
Mastice epossidico: consente la riparazione da urti, buchi e crepe sull'opera viva della barca (sotto la linea di galleggiamento).
Sgrassatore: generalmente viene utilizzato l'acetone. Si applica manualmente con l'aiuto di un panno pulito.
Lunghezza in metri | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 |
Barca a vela | 3 | 3 | 4.5 | 5.5 | 6 | 7 | 8.5 | 9 | 10.5 | 12 |
Barca a motore | 3 | 4 | 5.5 | 6 | 7.5 | 9 | 10.5 | 12 | 13.5 | 15 |
Essendo l'acqua in superficie più calda è necessario passare un altro strato di antivegetativa sulla linea di galleggiamento. Se desideri un colore personalizzato, puoi mischiare due colori dello stesso tipo di antivegetativa.
Non dimenticare che non tutte le antivegetative sono compatibili tra loro e non tutte le superfici degli scafi assorbono qualsiasi antivegetativa: esistono dei prodotti specifici in base all'utilizzo. Se hai dei dubbi sull'antivegetativa precedentemente usata, è consigliabile rimuoverla completamente, poiché le matrici non sono sempre compatibili tra loro, soprattutto se l'antivegetativa contiene del Teflon® o del silicone per migliorare lo scorrimento della barca.
Tieni sempre da parte un po' di antivegetativa e un pennello pulito. Una volta sospesa la barca durante l'alaggio, puoi tingere le zone che prima erano fuori portata (come la parte inferiore della chiglia).