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I segnalatori di emergenza

 Perché anche un secondo può fare la differenza

 

I segnalatori di emergenza funzionano grazie a dei satelliti Cospas-Sarsat. Il sistema Cospas-Sarsat localizza le emergenze e i dati di localizzazione precisi affinché le autorità di ricerca e soccorso (SAR) possano aiutare le persone in pericolo. Questo tempo di reazione ha un impatto diretto sulle probabilità di sopravvivenza di una persona in situazione di pericolo in mare. I segnalatori possono identificare una persona, una barca, o entrambi.

 

L'essenziale:

Un segnalatore è una trasmittente che invia, dopo essere stata attivata, un segnale di identificazione della barca o dell'individuo possessore del segnalatore, ai satelliti ricevitori sulla frequenza 406 MHz. I satelliti captano questi allarmi e la posizione del segnalatore attivato su tutto il globo, poi inviano un segnale alle stazioni di soccorso, in Italia al servizio di ricerca e di soccorso SAR. I segnalatori SARSAT inviano un segnale di localizzazione della barca in emergenza con una precisione dalle 1 alle 3 miglia.

I segnalatori hanno un’autonomia di 24/48 ore. Essi possono essere dotati di GPS, che diminuisce lo scarto aumentando la precisione a qualche metro. Possono essere fissi (EPIRB) o portatili (PLB).

 

La regolamentazione:

Per essere identificato dai satelliti e dunque dai soccorritori, il segnalatore deve essere registrato.

La registrazione dei segnalatori è un operazione essenziale e indispensabile per garantire l'efficacia ottimale dell'attrezzatura.

È obbligatorio in Italia, pena il perseguimento legale, farsi assegnare un codice MMSI, che permette di conoscere immediatamente l’identità della barca. Questo codice è attribuito dall’Ispettorato Regionale del Ministero dello Sviluppo Economico - Comunicazioni.

Il numero di identificazione personale deve essere effettuato sulla base dei dati «registro 406 del CNES».

Sito Internet: Per registrare il proprio segnalatore, cliccare qui: https://www.406registration.com/

I segnalatori codificati con il numero MMSI della barca (Ispettorato Regionale del Ministero dello Sviluppo Economico -  Comunicazioni) sono chiamati EPIRB (Emergency Position Radio Beacon).

 

Un segnalatore deve essere facilmente accessibile. Deve essere piazzato in un luogo molto accessibile e conosciuto da tutti i passeggeri e deve essere portato da ciascun individuo nel caso si tratti di segnalatori individuali. Tutti i segnalatori portatili sono galleggianti, dotati di un flash abbagliante e sono automatici, ovvero si attivano automaticamente a contatto con l'acqua.

 

I segnalatori PLB:

Non permettono la codificazione di un numero MMSI, il loro utilizzo infatti prima di ogni viaggio necessita di un aggiornamento regolare della base dati del CNES che assicura che i soccorsi vengano allertati. Questo aggiornamento è compito dell'utente mediante sito internet del CNES.

 

I segnalatori EPIRB e GPIRB (con GPS) esistono in due forme:

  • Gli EPIRB/GPIRB di ponte, che sono montati in un contenitore fisso sul ponte della barca e dotati di rilascio idrostatico che permette un'espulsione automatica del segnalatore nel momento in cui il contenitore è immerso in acqua a una profondità tra i 1,5 e 4 m. Il segnalatore si attiva automaticamente a contatto con l'acqua di mare.

  • Gli EPIRB/GPIRB di sopravvivenza possono essere attivati solo manualmente.

 

Cosa succede quando si attiva un segnalatore?

www.cospas-sarsat-italy.it/

 

Manutenzione

Sostituzione della batteria in media ogni 5 anni.

Se non si è proprietari della barca o se si cambia la barca regolarmente, è meglio scegliere un segnalatore individuale PLB identificato a proprio nome.