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Cime di ormeggio: come sceglierle

 

 

 

L’ormeggio della barca è un’operazione delicata e molto importante. Un buon ormeggio deve rispondere a dei criteri specifici: sicurezza, durabilità e praticità. Basta ormeggiare con cime non appropriate, scegli bene il materiale, l’assemblaggio e i prodotti complementari adatti ai tuoi bisogni!

 Un buon ormeggio deve avere due qualità principali: una buona resistenza alla trazione e una forte capacità di allungamento. Effettivamente, il movimento dell’acqua e le onde rappresentano il principale fattore di usura delle corde. È opportuno utilizzare un tipo di cima in grado di smorzare il movimento delle onde.

Le cime d’ormeggio vengono realizzate con due materiali:

- Il Poliammide: possiede una grande elasticità naturale che gli conferisce un’eccellente capacità d’assorbimento degli urti e di resistenza ai sovraccarichi occasionali.

- Il Poliestere: molto valido in ambito marino, esso è apprezzato per la sua morbidezza e la capacità di asciugarsi velocemente. Persino dopo una lunga immersione in acqua salata, il poliestere conserverà la sua morbidezza. È inoltre consigliato per la sua resistenza ai raggi UV.

La struttura della cima rappresenta un altro criterio di scelta poiché determina il coefficiente di allungamento desiderato, la sua resistenza alle abrasioni e la qualità di prensione.

Cima a tre legnoli in poliammide

Buona capacità di allungamento (18/25%) ma indurimento sotto i raggi UV.

                                                                                                                       

 

Cima a tre legnoli in poliestere (blackgear)

Capacità di allungamento inferiore alla poliammide (15/20%) ma una maggiore resistenza agli UV. Consigliata nelle regioni molto soleggiate. 

 

 

Cima a 8 legnoli (squareline)

Questo tipo di struttura è molto apprezzata per il forte coefficiente di allungamento, la sua estetica e la sua compatibilità di assemblaggio con la catena di ormeggio.

 

 

Cima intrecciata (cleanline)

In 16 o 24 fusi, a treccia semplice o doppia, la cima intrecciata ha saputo imporsi per la sua estetica, il suo forte coefficiente d’allungamento e la sua grande resistenza alle abrasioni. Inoltre, è meno ingombrante delle corde trefolate della stessa resistenza.

                

 

Per scegliere il diametro della cima, ecco un trucco che renderà più semplice la scelta. Aggiungi due metri alla lunghezza della tua barca per conoscere il diametro (in millimetri) della cima da ormeggio e 4 metri per il diametro della linea di ancoraggio.

Esempio: per una barca di 8 metri, il diametro delle cime è di 10 mm per l’ormeggio e 12 mm per l’ancoraggio.

Manutenzione

Al fine di aumentare la durata di vita delle cime occorre lavarle regolarmente con acqua dolce per togliere il sale. Consigliamo poi di farle asciugare all’ombra, evitando così il rischio di un invecchiamento prematuro del cordame. E’ inoltre opportuno proteggere le cime dall’abrasione utilizzando guaine di protezione e ammortizzatori da ormeggio.

Per una maggiore durevolezza: gli ammortizzatori da ormeggio

Gli ammortizzatori, o compensatori o molle, da ormeggio limitano gli sbalzi causati dalle onde e l’usura delle corde. Ne esistono di due tipi:

- Compensatori a molla metallica:

Il principio è semplice. Il compensatore metallico si posiziona tra le due estremità della corda. Il suo ruolo è quello di assorbire gli urti. Può essere in acciaio (ma arrugginisce velocemente), in acciaio inox (buona resistenza alla corrosione ma molto fragile) o in acciaio cromato (di colore oro, resistente alla corrosione). L’inconveniente maggiore deriva dal rumore che producono, un cigolio che può recare fastidio a te o ai tuoi vicini di ormeggio.

 

 

 

-Compensatori in gomma:

Qui la corda si arrotola intorno al compensatore in gomma. Questo non si corrode e, soprattutto, è totalmente silenzioso.