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Come scegliere un kayak gonfiabile ?

Canoa e kayak

Questa guida ti permette di scegliere il kayak più adatto alle tue esigenze, oltre a scegliere l’abbigliamento e l’equipaggiamento idonei alla navigazione.

KAYAK E CANOA

Secondo la legge italiana (art. 3, D.Lgs 18/07/2005 n. 171), il kayak e la canoa possono essere compresi nella categoria dei natanti da diporto: trattasi di unità da diporto a remi o con scafo di lunghezza pari o inferiore a dieci metri.

Kayak e canoa differiscono dalle altre tipologie di imbarcazione per tre caratteristiche:

  • Il mezzo di propulsione, vale a dire la pagaia, è svincolato da un punto di appoggio fisso sullo scalmo;
  • Le due estremità, prua e poppa, sono aguzze;
  • La posizione del vogatore è sempre rivolta verso la prua.

Esistono poi alcune differenze tra kayak e canoa stessi. Il primo è infatti un’imbarcazione a sponde basse, interamente coperta. Oltre a ciò, se in canoa si naviga in ginocchio o seduti sui talloni, remando con una pagaia semplice, sul kayak si sta seduti, con le gambe distese e spingendosi con una pagaia doppia.

Kayak gonfiabile

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LA LEGISLAZIONE CHE DISCIPLINA LA PRATICA DEL KAYAK

Il Decreto Legislativo sopracitato tratta anche la regolamentazione dei limiti di navigazione. Purtroppo l’articolo non contempla espressamente la canoa o il kayak, ma si possono facilmente paragonare alle categorie di natanti elencate, quali pedalò, mosconi, sandolini, tavole a vela, moto d’acqua e mezzi similari.

Secondo tale legge (comma 3), i natanti senza marcatura CE (non obbligatoria per il kayak in Italia) possono navigare entro un miglio dalla costa. Successivamente, al comma 5, viene precisato che “la navigazione e la modalità di utilizzo di cui al comma 3 sono disciplinate dalla competente autorità marittima e della navigazione interna”.

In Italia dunque, fatte salve le diverse prescrizioni impartite dalla competente autorità marittima, i kayak possono navigare entro un miglio di distanza dalla costa.

Nel caso di navigazione marittima, entro i 300 metri dalla costa, non è prescritta alcuna dotazione di sicurezza. Da tale distanza e sino ad un miglio è invece obbligatorio tenere a bordo una cintura di salvataggio a persona e un salvagente anulare con cima.

La medesima dotazione dovrà essere portata a bordo dei natanti, qualunque sia la distanza dalla riva e nel caso in cui si navighi su fiumi, torrenti e corsi d’acqua.

COME SCEGLIERE IL KAYAK?

Per scegliere il kayak bisogna tenere in considerazione la propria corporatura (peso e altezza). Oltre il metro e ottanta è bene verificare che le gambe abbiano abbastanza spazio, per non dover restare tutto il tempo rannicchiati.

I rider più bassi dovranno scegliere un kayak né troppo pesante né voluminoso, per un maggiore comfort e una migliore performance. Alcuni costruttori hanno sviluppato svariati modelli per potersi adattare a tutte le corporature.

Tieni anche a mente il numero di persone che volete a bordo: puoi optare per un kayak monoposto, uno biposto o uno triposto.

È inoltre importante considerare l'utilizzo che ne si vuole fare, determinare in che condizioni vuoi navigare (mare, fiume, acque calme o agitate ecc...). Se desideri farne un utilizzo tranquillo ti consigliamo un kayak da touring, sennò da acque bianche. Puoi sempre scegliere un modello ibrido polivalente, pratico e adatto ad ogni occasione.

Se sei interessato al kayak per andare a pescare puoi optare per un kayak da pesca, progettato per supportare le canne da pesca e un eventuale supporto per ecoscandaglio/GPS.

Kayak lungo o corto?

Se preferisci navigare seguendo la linea della costa, o comunque senza oltrepassare le 300 miglia dalla costa, ti consigliamo un kayak corto, tra 2.40 e 3.90 metri: sarà più facile manovrarlo.

Per navigare fino a due miglia dalla costa è preferibile optare per un kayak più lungo, il quale diminuisce gli sforzi per avanzare ma rende più complessa la manovra rispetto al precedente. Se sei un amante delle escursioni non potrai non apprezzarne la performance!

Ti consigliamo inoltre un kayak con una linea spezzata o “a banana”, che impedisce di farsi trascinare dentro le onde.

Kayak gonfiabile o rigido?

Un kayak gonfiabile si trasporta con facilità, occupa meno spazio, è relativamente leggero e il prezzo è abbordabile. Occorre però lavarlo, montarlo e smontarlo dopo ogni uscita. Facile e veloce da gonfiare con gonfiatore a piedi/a mano (meno di dieci minuti) o elettrico (qualche minuto). Attenzione tuttavia a scegliere un gonfiatore potente che permetta di raggiungere la pressione raccomandata per il kayak.

Il kayak rigido è più stabile, più sicuro, più solido e si deteriora difficilmente. Ciononostante, è più pesante, più ingombrante e il prezzo è decisamente più alto.

Per ulteriori informazioni ti consigliamo di leggere la nostra guida "Come scegliere un kayak".

LE DIFFERENTI FORME DELLO SCAFO

  • Lo scafo ellittico permette di navigare in mare mosso conservando un buon livello di equilibrio e stabilità;
  • Lo scafo a V permette di mantenere una buona stabilità nonostante il mare mosso;
  • Lo scafo piatto in mare mosso non offre un livello appropriato di equilibrio e stabilità;
  • Lo scafo con linea spezzata o “a banana” taglia perfettamente le onde.

ATTREZZATURA CONSIGLIATA

Giubbotto di salvataggio

Come già accennato in precedenza, nella navigazione costiera non risulta obbligatorio possedere un giubbotto di salvataggio. Tuttavia, è estremamente consigliato indossarne un equipaggiamento di aiuto al galleggiamento (50 o 70 N).

La Norma Europea

Tutti i giubbotti venduti in Italia devono essere a norma ISO 12402, che garantisce la galleggiabilità e la qualità dei materiali. I giubbotti sottoposti a queste norme mostrano un’etichetta con la capacità di galleggiamento.

Tipologie di giubbotti salvagente

Esistono differenti forme di giubbotto di salvataggio: le cinture di salvataggio, che si infilano come una maglietta (più leggeri ed economici) e, i giubbotti ad apertura centrale (più facili da indossare, comodi e poco ingombranti).

La taglia del giubbotto si sceglie in base alla corporatura; le taglie disponibili variano generalmente dalla XS alla XXL.

I giubbotti differiscono anche in base alla composizione interna: trattasi sempre di schiuma espansa, a uno strato singolo o a cellule chiuse. I primi sono più economici ma hanno durata di vita inferiore rispetto ai secondi. I blocchi di cellule espanse sono decisamente leggeri e non assorbono acqua.

Cintura di salvataggio Giubbotti ad apertura centrale
Cintura di salvataggio Giubbotti ad apertura centrale

Pagaia

  • La lunghezza adeguata corrisponde alla tua altezza totale con il braccio alzato, le tue dita devono potersi chiudere intorno al manico;
  • Il peso è ugualmente importante, più la pagaia è leggera più sarà facile navigare;
  • La pagaia deve imperativamente galleggiare;
  • Le pale devono essere asimmetriche.

ACCESSORI COMPLEMENTARI

L’abbigliamento scelto deve proteggerti dal sole, dal freddo e dal vento, oltre che in caso di immersione in acqua. A seconda delle temperature, si possono prevedere differenti capi tecnici: muta e lycra.

Le scarpette in neoprene permettono di affrontare freddo e umidità, sono comode e consentono un buon posizionamento a livello dei puntapiedi. Allo stesso modo i guanti in neoprene proteggono le mani dallo sfregamento e dal freddo.

Le sacche e i contenitori stagni ti permettono di tenere all’asciutto tutti i tuoi oggetti durante le uscite nautiche.

Muta uomo Scarpette in neoprene Guanti Sacca stagna
Lycra Scarpette in neoprene Guanti in neoprene Sacca stagna