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Il guasto al motore

LA GIUSTA PROCEDURA DA SEGUIRE IN CASO DI GUASTO AL MOTORE

 

Le procedure più importanti da imparare:
Cosa fare in caso di guasto al motore?

È importante spiegare come affrontare un guasto al motore e come condurre la barca in tale situazione. Eccovi le nostre raccomandazioni.

L'essenziale

I controlli di base:

I guasti più ricorrenti sono anche i più semplici da risolvere: il motore non si avvia? Controllare che il dispositivo di accelerazione sia in folle. Il cavo di sicurezza è a posto? Il motore si è spento e il serbatoio sembra intasato? Controllare che la presa d'aria sia ben aperta.

Controllare le spie del cruscotto: i motori moderni difficilmente hanno guasti e possiedono sovente una modalità di sicurezza che permette di riguadagnare il porto a velocità ridotta. Talvolta un allarme può suonare e può anche accendersi una spia segnalante il guasto sul cruscotto.

Chi bisogna chiamare in caso di guasto al motore? Secondo la gravità del problema bisogna chiamare innanzitutto il proprio concessionario o il noleggiatore. Dopo aver informato il concessionario o il noleggiatore su quale spia di guasto si sia accesa sul cruscotto questi ultimi saranno in grado di spiegare come procedere.

Può anche semplicemente trattarsi di un trasduttore che si è scollegato dalla testa motrice.

Avvisare le barche attorno:

In caso di un problema più grave, è possibile avvisare i soccorsi in mare tramite ricetrasmittente VHF sul canale 16. Se non si è provvisti di ricetrasmittente VHF, si può utilizzare il cellulare per contattare la guardia costiera chiamando il 1530. È comunque preferibile utilizzare una ricetrasmittente VHF data la sua maggiore portata rispetto al cellulare. Inoltre, la chiamata di emergenza tramite ricetrasmittente VHF può essere intercettata da altre barche in prossimità della propria, che potranno fornire immediata assistenza per risolvere il guasto. In caso di rimorchio è utile imbrigliare la barca dalla bitta posteriore o meglio ancore dalle golfare per equilibrare le forze.

Impedire la deriva utilizzando l'ormeggio. Se non vi è un fondale troppo profondo, è utile cercare di immobilizzare la barca con l'ormeggio, questo eviterà di derivare verso zone pericolose facilitando le ricerche.

L'uso di un'ancora galleggiante può in eguale modo rallentare la deriva.

Liberare il ponte prima dell'arrivo dei soccorsi:

Se sono stati chiamati i soccorsi, raccomandiamo nell'attesa di verificare che non vi sia alcuna corda tirante attorno alla barca.

Comunicare regolarmente la propria posizione ai soccorsi in caso di notevole deriva dovuta al vento e alla corrente.

Liberare la bitta d'ormeggio o l'anello della prua per poter collegare facilmente il rimorchio.

Infine, è necessario controllare i dintorni e il canale di lavoro VHF indicato dai soccorritori.

La zattera di salvataggio come ultima via di soccorso:

Non abbandonare mai la barca se non come ultima soluzione. Anche se semi immersa una barca è comunque più facile da individuare rispetto ad una persona nell'acqua. Nel caso estremo in cui sia necessario utilizzare la zattera di salvataggio, bisognerà munirsi di un mezzo di comunicazione portatile, di vestiti caldi, di acqua potabile e di luci di emergenza.

Quando effettuare la chiamata di emergenza:

Se il pericolo è imminente e la persona avvisata dell'emergenza non può soccorrere, allora bisogna effettuare la chiamata di emergenza tramite il canale 16 del VHF.

Le informazioni da comunicare:

  • La posizione della nave;
  • La natura del sinistro;
  • Il numero di persone a bordo;
  • Il tipo di barca;
  • Il nome della barca.

Prevenire è meglio che curare:

E’ consigliato, prima di intraprendere la navigazione, consultare le previsioni meteorologiche della zona di navigazione

Per maggiori informazioni

Mediante internet si possono consultare i seguenti siti:

  • www.meteomed.it
  • it.windfinder.com